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David Bowie - A New Career In A New Town (1977–1982)320Kbps-MP3-Rock[MT]
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Titolo Album: A New Career in a New Town (1977–1982)
Artista: David Bowie
Data di pubblicazione: 29 Settembre 2017 Durata: 07:33:45
Genere: Rock
Dischi: 9
Tracce: 114
Etichetta: Parlophone
Nota:
Per un dettaglio delle tracce – considerato il numero di tracce (114) - rimandiamo per brevità alle pagine di wikipedia e/o Itunes:
Wikipedia:
https://it.wikipedia.org/wiki/A_New_Career_in_a_New_Town_(1977-1982) Wikipedia
David Jones - nato l'8 gennaio 1947 a Brixton, Londra - incide il primo disco nel 1964. La popolarità arriva col singolo "Space oddity" del 1969, brillante canzone di fantascienza dall'arrangiamento vagamente psichedelico. L'anno del trionfo è il 1972, quello del celebre ZIGGY STARDUST - album popolato da brani evergreen come "Rock'n'roll suicide", "Starman", "Suffragette city", "Five years" – che raggiunge il quinto posto in Gran Bretagna. ALADDIN SANE, uscito nell’aprile del 1973, è un disco di transizione, seppur avvalorato da canzoni quali "Panic in Detroit", "The Jean genie" e la splendida "Time". Dello stesso anno è pure PIN-UPS, album di cover.
Il maggio del 1974 segna la svolta dell’epico DIAMOND DOGS, album futuribile e decadente punteggiato da apocalittiche visioni post-nucleari. Memorabili la title-track, "Rebel rebel", "Rock'n'roll with me" e "1984". Dopo DAVID LIVE, l’anno successivo viene pubblicato YOUNG AMERICANS, che rappresenta il culmine dell’ossessione verso il soul e che contiene “Fame”- singolo scritto assieme a John Lennon e Alomar – prima hit nella top ten americana. Del gennaio 1977 è invece LOW, realizzato a Berlino con la collaborazione di Brian Eno.
Il successivo HEROES, giocato sulle stesse atmosfere ma meno claustrofobico, si rivela ancora una volta un grande successo. Sul finire del 1979, Bowie e Eno registrano LODGER, lavoro supportato da alcuni videoclip particolarmente innovativi come "DJ," "Fashion," "Ashes to Ashes" che diventano esempi di punta sul neonato canale musicale MTV. SCARY MONSTERS è l’ultimo album dell’artista per la RCA e viene realizzato nel suo periodo più innovativo.
Dopo alcune partecipazioni cinematografiche e qualche show a Broadway, Bowie ritorna in studio nel 1981 per la sua collaborazione con i Queen nella canzone “Under Pressure” e per il tema musicale del remake del film “Cat People”. Nel 1983 firma un contratto miliardario con la EMI Records e realizza LET’S DANCE, che diventa il suo album di maggior successo anche grazie allo style innovativo dei video per “Let’s dance” e “China Girl", entrambe canzoni che entrano nella Top Ten.
Seguono anni difficili, segnati da alcuni lavori poco apprezzati soprattutto dalla critica. Il 1989 è l’anno della risalita con la pubblicazione di SOUND+VISION, una box set compilation contenente alcuni dei più grandi successi dell’artista sia nella versione originale, sia in quella live. A questo progetto subentra quello che probabilmente è il peggior risultato nella carriera di Bowie, ovvero il gruppo Tin Machine, con il quale realizza tre album – due in studio e uno live – che nonostante le premesse non danno il risultato sperato.
Nel 1993 Bowie si dedica nuovamente alla propria carriera solista. Esce il sofisticato BLACK TIE WHITE NOISE, che purtroppo subisce una sorte sfortunata perché la casa discografica con cui viene realizzato – la Savage – dichiara bancarotta subito dopo la pubblicazione e del disco non si ha più traccia. Il 1995 è l’anno della reunion con Brian Eno: la collaborazione tra i due porta alla realizzazione di OUTSIDE, indicato dalla critica come un ritorno alle origini rock di Bowie. L’artista supporta infatti anche i Nine Inch Nails in tour nel tentativo – purtroppo fallito - di conquistare un pubblico alternativo.
L’eclettico artista torna nuovamente in studio nel 1996 ed esce con EARTHLING, album molto influenzato dal genere techno e dal drum’n’bass. Di tre anni più tardi è HOURS. Nel 2002 viene pubblicato HEATHEN in cui Bowie ritrova la collaborazione con il vecchio produttore Tony Visconti, che realizza il successivo REALITY, che esce nel settembre 2003.
David Bowie torna sul mercato discografico nel 2006 dopo alcuni problemi di salute - un'operazione per un angioplastica che lo aveva costretto a interrompere il tour del 2004. Si tratta però non di un nuovo disco, ma di un EP intitolato "David Bowie-Serious moonlight", che contiene i pezzi "Space oddity", "China girl", "Breaking glass" e di "Young Americans", che accompagna un omonimo DVD, testimonianza del tour del 1983.
Mentre tutti lo davano per ritarato, l'8 gennaio del 2013 - il giorno del suo 66simo compleanno - arriva a sopresa l'annuncio del ritorno: un nuovo singolo, "Where are we now?" e un nuovo album, THE NEXT DAY, prodotto da Tony Visconti, pubblicato il 12 marzo. Nessuna esibizione pubblica a supporto, ma il ritorno è reale: dopo un'edizione deluxe del disco con inediti, a fine 2015 viene annunciato un nuovo album, BLACKSTAR, in uscita ad inizio 2016 e anticipato da un singolo - la title track - un brano sperimentale di quasi 10 minuti accompagnato da un video fantascientifico.
L'11 gennaio, 3 giorni dopo il suo compleanno e la pubblicazione di BLACKSTAR, viene annunciata la scomparsa di David Bowie , a causa di un cancro che ha combattuto negli ultimi due anni e durante la lavorazione dell'album, che diventa così il suo testamento. Bowie viene salutato da tutto il mondo, da colleghi e non, come uno dei più grandi artisti degli ultimi decenni. A fine 2016 LAZARUS, il musical seguito de "L'uomo che cadde sulla terra" a cui Bowie stava lavorando negli ultimi mesi prima della morte, approda in Europa, dopo avere debuttato a fine 2015 in America. Per l'occasione viene pubblicato il "Cast album", che comprende anche tre outtakes da BLACKSTAR, le ultime incisioni in studio di Bowie.
Discografia essenziale: 1969 - David Bowie
1970 - The man who sold the world
1971 - Hunky dory
1972 - The rise and fall of Ziggy stardust and the spiders from Mars
1973 - Aladdin Sane
1973 - Pin-ups
1974 - Diamond dogs
1974 - David live
1975 - Young americans
1976 - Station to station
1976 - Changes one Bowie
1977 - Low
1977 - Heroes
1978 - Stage
1979 - Lodgere
1980 - Scary monsters
1981 - Changes two Bowie
1982 - Bowie rare
1982 - Bertold Brecht's baal
1983 - Ziggy stardust The motion picture
1983 - Let's dance
1984 - Tonight
1987 - Never let me down
1989 - Tin machine
1990 - ChangesBowie
1991 - Tin machine II
1992 - Tin machine LIve-oy vey, Baby
1993 - Black Tie white noise
1993 - Singles (1969/1993)
1995 - The Buddah of Suburbia
1995 - Outside
1997 - Earthling
1999 - Hours
1999 - Ziggy & THe Spiders:CLeveland music hall (live)
2001 - All Saints
2002 - Heathen
2003 - Reality
2005 - Serious moonlight:live
2013 - The next day
2016 - Blackstar
Sito ufficiale di David Bowie : http://www.davidbowie.com/
Disponibile la nuova pubblicazione di un box-set che si aggiunge a quelli già usciti, ovvero Five Years 1969-1973 e Who Can I Be Now? (1974-1976). Intitolata A New Career in a New Town (1977-1982), copre appunto quell’arco di tempo in cui avvenne la svolta berlinese del cantautore britannico e contiene, oltre alla trilogia completa, un nuovo remix di Lodger (1979) realizzato da Tony Visconti, l’Ep BAAL (per la prima volta disponibile in CD), una nuova compilation di B-side e canzoni mai apparse sugli album in studio. Il box set comprende anche un volume fotografico, sia nella versione in CD che in quella in vinile. Per i dettagli come detto vi rimandiamo ai siti di Wikipedia e i Tunes . Per l’occasione è stata pubblicata una nuova versione estesa di Beauty and the Beast, brano tratto da Heroes.
Il nostro monografico dedicato a Bowie si concentra ovviamente anche sulla trilogia berlinese, iniziando proprio così: «Città sterminata, fervida, desolata, attivissima, trafitta. Agli antipodi di quella Los Angeles capitale di gigantismo dispersivo metropolitano, crogiolo di decadenza incandescente laddove la decadente Berlino macera un patrimonio culturale ancora vivo, seppure frastornato dalla frizione con le diverse idee di civiltà e vita appena oltre il Muro. La frontiera di una transizione critica, laboratorio urbano troppo impegnato a raccapezzare il proprio presente per prestare attenzione ad una rockstar seppure celeberrima, all’apice della stravaganza e della perdizione. Bowie capisce che è un buon posto per ritrovarsi, per fermare la giostra impazzita e ristabilire il contatto con le cose…».