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TORRENT DETAILS
Pirati Dei Caraibi La Vendetta Di Salazar 2017 ITALiAN LD HDTC R6 XviD-CriMiNaL[MT]
TORRENT SUMMARY
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Titolo originale: Pirates of the Caribbean: Dead Men Tell No Tales
Paese: USA
Anno: 2017
Durata: 129 minuti
Genere: Azione, Avventura
Soggetto: Jeff Nathanson, Terry Rossio basato sui personaggi creati da Ted Elliott, Terry Rossio, Stuart Beattie, Jay Wolpert
Sceneggiatura: Jeff Nathanson
Fotografia: Paul Cameron
Montaggio: Roger Barton, Leigh Folsom Boyd
Musiche: Geoff Zanelli
Scenografia: Nigel Phelps
Costumi: Penny Rose
Trucco: Martina Byrne, Gloria Pasqua Casny, Jac Charlton, Angela Conte
Effetti speciali: Julian Borbidge, Bruce Bright, Mark Brims, Brenden Barry Brown/b]
[b]Produttore: Jerry Bruckheimer
Produzione: Walt Disney Pictures, Jerry Bruckheimer Films, Infinitum Nihil
Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures
Sito ufficiale: www.pirates.disney.com/
Data di uscita: 24 Maggio 2017 (Cinema)
Catapultato in una nuova e travolgente avventura, lo sventurato Capitan Jack Sparrow vede peggiorare la propria sfortuna quando dei letali marinai fantasma fuggono dal Triangolo del Diavolo guidati dal terrificante Capitano Salazar e decisi a uccidere ogni pirata del mare... soprattutto Jack. La sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel leggendario Tridente di Poseidone, ma per riuscire a trovarlo Jack dovrà formare una precaria alleanza con la brillante e affascinante astronoma Carina Smyth e con Henry, un giovane e risoluto marinaio della Royal Navy. Capitan Jack si metterà al timone della sua nave, un piccolo e malandato vascello, per sconfiggere la sorte avversa e scampare al nemico più forte e crudele che abbia mai affrontato.
Del tutto assente nell’irrilevante “Pirati dei Caraibi – Oltre i confini del mare” diretto nel 2011 da Rob Marshall, ritroviamo immediatamente in scena Orlando Bloom nei panni di Will Turner in versione oltretomba, impegnato ad avere un breve incontro con il piccolo figlio Henry che, una volta cresciuto, scopriamo possedere i connotati del Brenton Thwaites di “Gods of Egypt”.
L’Henry che, risoluto marinaio della Royal Navy, si ritrova affiancato dalla tanto brillante quanto affascinante astronoma Carina Smyt interpretata da Kaya Scodelario nel corso delle oltre due ore di visione il cui protagonista, ovviamente, è ancora una volta lo strambo pirata Jack Sparrow.
Strambo pirata che, come di consueto magnificamente incarnato da Johnny Depp, effettua in questo caso un’entrata in scena con tanto di gag degna della saga “Amici miei”; finendo poi catapultato nell’ennesima fanta-avventura destinata ad aggiungere nuovi elementi soprannaturali da affrontare, dopo gli zombi del capitolo precedente e gli scheletri viventi, le creature anfibie ed il maelstrom rispettivamente visti nel sopravvalutato “La maledizione della prima luna”, nel coinvolgente “Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma” e nel prolisso e soporifero “Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo”, concepiti tra il 2003 e il 2007 da Gore Verbinski.
Infatti, sotto la regia dei norvegesi Joachim Rønning ed Espen Sandberg che si occuparono, tra l’altro, del “Bandidas” che portò Salma Hayek e Penelope Cruz nel Messico del 1880, sono letali marinai spettri a rappresentare la minaccia posta al centro del quinto tassello del gettonatissimo franchise nato dalla passione del produttore Jerry Bruckheimer nei confronti del genere di cappa e spada, dominato dai mitici Errol Flynn e Douglas Fairbanks.
Spettri fuggiti dal Triangolo del Diavolo e che, guidati dal temibile Capitanto Salazar alias Javier Bardem, intendono eliminare dalla faccia della Terra qualsiasi pirata del mare; compreso, appunto, il “povero” Sparrow, la cui unica speranza di sopravvivenza si rivela essere il leggendario Tridente di Poseidone.
E, mentre si mette alla sua ricerca al timone del proprio piccolo e malandato vascello, non manca neppure un flashback con quest’ultimo ringiovanito digitalmente durante la spericolata lotta per la sopravvivenza, che riporta in scena anche l’infallibile Geoffrey Rush nel ruolo di Capitan Barbossa.
Lotta per la sopravvivenza chiaramente trasudante elaborati effetti visivi e, come sempre, infarcita d’ironia volta ad accompagnare la spettacolarità; dalla sequenza iniziale con edificio grottescamente trainato all’altrettanto esilarante situazione della ghigliottina.
Man mano che i beatlesiani maggiormente attenti non possono fare a meno di lasciarsi sfuggire una breve apparizione di Paul McCartney e che uno scontro con squali zombeschi provvede ad arricchire in maniera efficace il comparto relativo alle attrazioni da intrattenimento di un’operazione che, a fronte dell’esile soggetto, punta totalmente sul movimento e sull’azione.
Divertendo lo spettatore senza annoiarlo e conquistandosi la qualifica di uno dei più riusciti episodi della (per ora) pentalogia... con un’ultima sorpresa alla fine dei titoli di coda.