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Titolo originale: Elysium
Paese: USA
Anno: 2013
Durata: 109 minuti
Genere: Azione, Fantascienza
Soggetto: Neill Blomkamp
Sceneggiatura: Neill Blomkamp
Fotografia: Trent Opaloch
Montaggio: Julian Clarke, Lee Smith
Musiche: Ryan Amon
Scenografia: Philip Ivey
Costumi: April Ferry
Trucco: Fay von Schroeder, Gitte Axen, Patrick Baxter, Leann Charette
Effetti speciali: Charlotte Adams, Cara E. Anderson,Sean Douglas Brennan, Nicole Connelly e altri
Produttore: Simon Kinberg, Victoria Burkhart, Stacy Perskie
Produzione: TriStar Pictures, Alpha Core, Media Rights Capital, QED International, Simon Kinberg Productions, Sony Pictures Entertainment
Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia
Sito ufficiale: www.itsbetterupthere.com/...
Sito Italia: www.elysium-ilfilm.it
Data di uscita: 29 Agosto 2013 (Cinema)
Nell'anno 2154 esistono due classi di persone: quelle molto ricche vivono su una lussuosa stazione spaziale chiamata Elysium, e tutti gli altri, che vivono sul pianeta Terra ormai sovrappopolato e in rovina. Il segretario Rhodes (Jodie Foster), un alto ufficiale del governo, si prepara a rafforzare le leggi anti-immigrazione per preservare lo stile di vita dei cittadini di Elysium. Questo non riesce a fermare le popolazioni della Terra dal cercare di entrare in ogni modo possibile. Quando lo sfortunato Max (Matt Damon) viene messo all'angolo, accetta di intraprendere una rischiosissima missione che, se avrà successo salverà non solo la sua vita ma potrebbe riportare uguaglianza in questi due mondi in forte contrapposizione.
4 anni fa, all'uscita di District 9, avevamo salutato con entusiasmo l'ingresso nel mondo del cinema di un regista visionario, tecnicamente esperto e appassionato come Neill Blomkamp. Oggi, dopo aver visto la sua opera seconda, realizzata con un budget assai superiore, non possiamo che confermare il giudizio. Non solo è stato capace di mantenere il controllo sulla storia trasportando sullo schermo la sua visione, ma è anche riuscito a non farsi condizionare dalla presenza di due star hollywoodiane come Matt Damon e Jodie Foster, che si sono messe senza remore e vanità al servizio del film.
La fantascienza distopica che Elysium ci racconta è parente stretta di quella di District 9 e prende ispirazione dalle esperienze giovanili di Blomkamp nel natio Sudafrica e dall'osservazione di quanto succede adesso nel mondo, dove si passa dalla separazione solo razziale all'allargamento progressivo della forbice tra i ricchi che hanno tutto e i poveri – di qualsiasi colore – che non possiedono altro che la loro miseria. E' una società basata sempre più sull'esclusione quella nata dalla crisi del capitalismo selvaggio e rappresentata da Blomkamp in un film fortemente radicato nella realtà, anche nell'ambientazione (i ghetti di Città del Messico e la Los Angeles del lusso e delle ville di Beverly Hills).
Nel mondo che Blomkamp immagina sotto le spoglie della fantascienza, la forbice si è allargata al punto da rompersi e ricchi e poveri vivono addirittura in due mondi diversi: i primi nella splendida stazione orbitante ad anello che porta il nome del paradiso greco, in cui gli eletti godono di un'esistenza privilegiata senza malattie incurabili e senza limiti al kitsch del loro gusto estestico mentre e gli esclusi sono rimasti sulla Terra sporca, sovraffollata, inquinata, senza risorse e controllata dai droidi prodotti dal creatore dell'Utopia.
In questo contesto – tanto affascinante quanto implausibile (l'intero concetto di Elysium è un'idea volutamente assurda, come dichiara lo stesso Blomkamp) - agiscono i protagonisti della storia: Max, ex ladruncolo e carcerato, operaio schiavizzato dai ritmi inumani del lavoro in fabbrica, che cerca disperatamente di volare su Elysium per salvarsi la vita, mettendo in moto suo malgrado un processo incontrollabile che cambierà per sempre il mondo e il ministro Delacourt, una donna dura e spietata che sa per esperienza che ogni apertura all'altro significherebbe la fine del paradiso dei pochi, ed è disposta a fare di tutto pur di evitarlo. I due protagonisti - bravissimi in ruoli molto diversi da quelli che solitamente ricoprono - sono affiancati da un cast internazionale scelto in modo mirato e dunque molto efficace: il caratterista americano William Fichtner, i due brasiliani Alice Braga e Wagner Moura, il messicano Diego Luna e l'amico e complice di sempre, il sudafricano Sharlto Copley, che veste qua i panni del mercenario psicopatico, sfoderando una performance divertente e inquietante al tempo stesso.
Immancabili gli echi dei film amati dal regista, in particolare in questo caso Robocop, per cui ha una vera e propria passione. Per il resto, come a Rian Johnson, a Blomkamp non interessano più di tanto le regole interne al genere e nemmeno quelle del mondo da lui stesso creato: la fantascienza è solo un mezzo per raccontare in modo appassionante e spettacolare un presente che potrebbe sfociare nel nostro peggior futuro.
Visivamente il film coniuga ancora, come già District 9, vere location, autentiche performance ed effetti digitali, in un design – esoscheletri, droidi, veicoli - come al solito affascinante e originale. Coi suoi film, Blomkamp fa quello che non riesce a molti suoi colleghi di minor talento: creare avventure dense d'azione folli e coinvolgenti, drammatiche ma con una forte dose di ironia e mai scontate e superficiali, con personaggi dotati di sentimenti, aspirazioni e frustrazioni in cui chiunque può riconoscersi. Il fatto che a questo film fuori dagli schemi hollywoodiani seguirà la “commedia fantascientifica” Chappie - già in preparazione col fido Sharlto Copley e un duo rap sudafricano - è la conferma di un talento che che non ha nessuna intenzione di farsi ingabbiare.