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Bastille Day Il Colpo Del Secolo 2016 ITALiAN BDRiP XviD-HDi[MT]
Titolo originale: Bastille Day
Paese: Regno Unito, Francia, U.S.A.
Anno: 2016
Durata: 92 minuti
Genere: Azione, Drammatico
Soggetto: Andrew Baldwin, James Watkins
Sceneggiatura: Andrew Baldwin, James Watkins
Fotografia: Tim Maurice-Jones
Montaggio: Jon Harris
Musiche: Alex Heffes
Scenografia: Paul Kirby
Costumi: Guy Speranza
Trucco: Beverley Binda, Veronique Bosle, Avril Carpentier, Marie-christine Carpentier, Romaric Colombini e altri
Effetti speciali: Philippe Hubin, Jean-Christophe Magnaud, Mark Meddings, Ronnie Rackley, Neil Toddy Todd
Produttore: Bard Dorros, Fabrice Gianfermi, Steve Golin, David Kanter, Philippe Rousselet
Produzione: StudioCanal, Amazon Prime Instant Video, Anonymous Content, Anton Capital Entertainment, Canal+, TF1 Films Production, TF1, Vendome Pictures
Distribuzione: Eagle Pictures
Sito ufficiale: www.bastilledayfilm.co.uk
Sito Italia: www.bastilleday.it
Data di uscita: 13 Luglio 2016 (Cinema)
Michael è un borseggiatore americano che campa di espedienti a Parigi: un giovane uomo perennemente in fuga, soprattutto da se stesso, destinato ad essere sempre il tipo sbagliato nel posto sbagliato. Infatti è proprio lui a scippare la borsa ad una parigina in lacrime, convinto che custodisca qualcosa di grande valore. Ha ragione, ma il valore non è monetario: nella borsa c'è una bomba con cui Zoe, la giovane donna in lacrime, avrebbe dovuto far saltare il quartier generale del Partito Nazionalista Francese. Da quel momento inizia per Michael una triplice fuga: dalla polizia francese, dai terroristi e dalla CIA nella persona di Sean Briar, agente caduto in disgrazia per via del suo carattere refrattario alle regole (e alle compiacenze) e per questo definito "irresponsabile". Ma proprio nell'insubordinazione congenita Michael e Sean troveranno il punto di contatto che li aiuterà ad individuare, e a combattere, i nemici comuni.
[b] Michael è un borseggiatore americano che campa di espedienti a Parigi: un giovane uomo perennemente in fuga, soprattutto da se stesso, destinato ad essere sempre il tipo sbagliato nel posto sbagliato. Infatti è proprio lui a scippare la borsa ad una parigina in lacrime, convinto che custodisca qualcosa di grande valore. Ha ragione, ma il valore non è monetario: nella borsa c'è una bomba con cui Zoe, la giovane donna in lacrime, avrebbe dovuto far saltare il quartier generale del Partito Nazionalista Francese. Da quel momento inizia per Michael una triplice fuga: dalla polizia francese, dai terroristi e dalla CIA nella persona di Sean Briar, agente caduto in disgrazia per via del suo carattere refrattario alle regole (e alle compiacenze) e per questo definito "irresponsabile". Ma proprio nell'insubordinazione congenita Michael e Sean troveranno il punto di contatto che li aiuterà ad individuare, e a combattere, i nemici comuni.
Diretto dal regista-sceneggiatore britannico James Watkins, che ha alle spalle un paio di "film di paura" riusciti come The Woman in Black ed Eden Lake, e scritto da Andrew Baldwin, attualmente al lavoro sul copione del nuovo episodio della saga di Bourne, Bastille Day è evidentemente un provino per Idris Elba e il team di autori che si autocandidano a confezionare il prossimo Bond movie con Elba nel ruolo del primo 007 nero della storia. Questo non è necessariamente un demerito: regista, sceneggiatore e interprete lavorano sulla velocità e sulla capacità di aggiungere all'azione un sottotesto sociopolitico (senza per questo raggiungere le vette metafisiche e psicologiche dei Bond movie di Sam Mendes e John Logan). Funziona benissimo Idris Elba, action hero di grande presenza e carisma, in un ruolo in cui qualche anno fa avremmo visto Jean Reno. Funzionano discretamente anche Richard Madden, il Robb Stark de Il trono di spade, e Charlotte Le Bon, nei ruoli di Michael e Zoe, entrambi impegnati ad incarnare la vulnerabilità della loro generazione in contrasto con la gravitas (anche fisica) dei "padri".
Lo spin narrativo più interessante del film, ambientato in una Parigi dilaniata dai conflitti sociali e costantemente minacciata dal terrorismo di ogni specie, è l'indicazione che dietro gli -ismi si nascondano i soliti vecchi volponi e le più antiche brame di potere. L'altro spin fa parte di un filone cinematografico contemporaneo, quello per così dire magico, cui appartiene ad esempio la minisaga di Now You See Me: Michael è infatti un mago del furto sull'assunto che tutti, oggi più che mai, guardano senza vedere, troppo facilmente sviati da furbesche tattiche di distrazione (non a caso ad accomunare Michael e Sean è la capacità di quest'ultimo di "riconoscere uno stronzo quando lo vede"). Ed è interessante il tentativo di unire le forze (anche produttive) di Stati Uniti e Francia per parlare di una contemporaneità caratterizzata da un clima sociopolitico infuocato induce una sorta di cecità collettiva verso quei meccanismi di potere basati proprio sul creare costantemente un diversivo. Il rischio, naturalmente, è quello di delegittimare la protesta descrivendola come ingenuamente manipolabile e riconducibile al malaffare invece che all'esasperazione sociale.
La sceneggiatura ha punti di forza e di debolezza: fra i primi c'è la capacità di lavorare in sottrazione nella costruzione dei personaggi e di snocciolare informazioni in maniera efficiente ed economica, nonché una buona abilità di dialogo (vedi lo scambio che delinea la relazione fra due ex amanti, in cui lei chiede: "Com'è tua moglie" e lui risponde: "Costosa"); fra i secondi ci sono alcune svolte narrative improbabili e la difficoltà a far quagliare le ottime premesse iniziali nel finale bulimico in cui Bastille Day cerca di far confluire svariati generi e svariate linee narrative. Nessun dubbio invece su regia e montaggio, che lavorano in sinergia per costruire un racconto agile alternando sapientemente parole e silenzi, azione veloce e attimi sospesi, magia e realismo, brutalità e gentilezza.[b]